Milano non smette di stupire e nel 2024 si riconferma capitale della cultura lombarda. Con quasi sei milioni di ingressi nei musei cittadini – il 62% dell’intera regione – la città dimostra di essere il cuore pulsante non solo dell’economia, ma anche della vita culturale italiana. Numeri che crescono anno dopo anno: oltre 222.000 visitatori in più rispetto al 2023, segno evidente di un’attrattiva che non conosce battute d’arresto.
«La città è la porta d’accesso della conoscenza lombarda» ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso, sottolineando come questi risultati rappresentino la base di un percorso che guarda con decisione verso Milano-Cortina 2026, già ribattezzate le “Olimpiadi della Cultura”.
Un patrimonio da vivere ogni giorno
Chi sceglie di visitare Milano oggi trova un’offerta vastissima, che spazia dall’arte antica alle avanguardie contemporanee. Il successo dell’“Abbonamento Musei”, attivo da dieci anni, ha contribuito a questa crescita, portando oltre 56.000 adulti e 16.000 giovani a scoprire oltre 230 luoghi della cultura in Lombardia. Uno strumento che rende accessibile a tutti la possibilità di scoprire mostre e collezioni, incentivando famiglie, studenti e turisti a vivere la città.
Olimpiadi della Cultura: il 2026 come punto di svolta
Regione Lombardia ha messo in campo 3 milioni di euro per finanziare progetti culturali in vista delle Olimpiadi invernali. Dal 1° ottobre 2025 al 30 giugno 2026, mostre, spettacoli e laboratori trasformeranno Milano e la Valtellina in un unico palcoscenico, pronto ad accogliere pubblico da tutto il mondo.
Le iniziative non si limiteranno al capoluogo: Cortina, Bormio, Livigno e la Val di Fiemme saranno coinvolte in un calendario che affiancherà alla competizione sportiva un’offerta culturale di altissimo livello. A coordinare parte di queste attività sarà il professor Franco Ascani, membro del CIO e presidente della FICTS, con eventi che spazieranno dal cinema allo sport, fino ai programmi scolastici.
I musei più visitati: Ambrosiana protagonista
Nel panorama regionale, Milano svetta con distacco: nel 2024, 9,5 milioni di persone hanno visitato i musei lombardi, con Milano al primo posto seguita da Brescia, Bergamo e Como.
Tra le istituzioni più amate troviamo il Museo del Duomo, la Triennale, il Museo della Scienza e della Tecnologia e il Castello Sforzesco. Ma un posto d’onore spetta alla Pinacoteca Ambrosiana, che ha accolto quasi 304.000 visitatori. Un risultato che conferma il fascino senza tempo delle sue collezioni, tra cui il celebre Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.
Mostre da non perdere: cosa vedere a Milano oggi
Milano non è solo numeri, ma esperienze. Per chi si chiede cosa vedere a Milano, le mostre in corso offrono risposte entusiasmanti:
alla Pinacoteca Ambrosiana “Natura Morta. Jago e Caravaggio” fino al 4 novembre,
al Museo del Novecento la retrospettiva “Artshow (1986–2011)” e il “Premio ACACIA 2025”,
alle Gallerie d’Italia l’originalissima “Tutti pazzi per i Beatles”,
all’Acquario Civico “Mondi Sommersi Dr.Owning”.
E ancora: il MIC celebra Bruno Bozzetto, Palazzo Moriggia racconta l’80° anniversario della Liberazione e il Castello Sforzesco ospita due mostre dedicate alla scultura contemporanea.
Uno sguardo al futuro
«Questi numeri raccontano una domanda forte, capace di coinvolgere cittadini e turisti, e indicano la necessità di mantenere un’offerta ampia e accessibile» ha spiegato l’assessore Caruso, aggiungendo che «Continueremo a lavorare affinché i nostri musei siano sempre più accessibili e attrattivi».
Il traguardo del 2024, dunque, non è un punto di arrivo ma un nuovo punto di partenza. Milano, capitale della cultura, si prepara a vivere anni ancora più intensi, in cui i musei, le mostre e le istituzioni come l’Ambrosiana continueranno a rappresentare non solo un patrimonio, ma un invito aperto a tutti coloro che vogliono scoprire e visitare la città.
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