Il termostato ambientale è un dispositivo dotato di sensori, fondamentale per regolare la temperatura negli ambienti domestici e lavorativi. La sua funzione principale è garantire un comfort ottimale, ottimizzando al contempo i consumi energetici, soprattutto nei periodi più freddi.
Collegato al sistema di riscaldamento, come caldaie o termosifoni, il termostato invia segnali per accendere o spegnere il riscaldamento in base alle preferenze impostate dall’utente, assicurando così un’efficace gestione del clima interno.
Le diverse tipologie di termostato
I termostati si distinguono in diverse tipologie, in base al loro funzionamento e alle caratteristiche. I modelli manuali sono i più semplici, dotati di un controllo meccanico che consente agli utenti di regolare la temperatura manualmente. Sono economici e facili da usare, ma mancano di funzionalità avanzate come la programmazione o il controllo remoto.
I termostati digitali, invece, offrono grande precisione nelle regolazioni grazie a un display che permette di visualizzare e impostare la temperatura. Inoltre, sono programmabili e consentono un controllo dettagliato, ma hanno un costo maggiore rispetto ai manuali.
Infine, i modelli wi-fi, come i termostati e sensori Ariston, sono i più avanzati, e permettono di controllare la temperatura da remoto tramite app su dispositivi come smartphone o tablet. Questi dispositivi offrono programmazione avanzata ed integrazione con sistemi smart home, ma sono costosi e richiedono una connessione internet stabile per funzionare in modo adeguato.
Come funzionano i termostati ambientali?
Indipendentemente dalla tipologia, il funzionamento di un termostato si sviluppa sempre attraverso quattro fasi principali.
Per prima cosa, i sensori di temperatura, installati all’interno dell’ambiente, monitorano costantemente le variazioni termiche. Dopo aver raccolto i dati, il termostato li confronta con la temperatura desiderata impostata dall’utente. Se la temperatura interna differisce da quella desiderata, il termostato interviene automaticamente, attivando o disattivando il sistema di riscaldamento o di raffreddamento, a seconda delle necessità. Quando la temperatura ideale viene raggiunta, il termostato interrompe l’operatività del sistema, per evitare sbalzi termici.
Questo processo continua ripetendosi ciclicamente, con il termostato che monitora costantemente l’ambiente per garantire un livello di comfort ottimale.
Posizione e temperatura
La corretta collocazione del termostato è fondamentale per garantire un controllo preciso della temperatura e ottimizzare l’efficienza del sistema di climatizzazione.
È importante posizionarlo in una zona centrale della casa, lontano da fonti di calore (come i radiatori) o da correnti d’aria, poiché queste possono influenzare la rilevazione della temperatura e causare letture imprecise. È bene preferire una posizione che permetta al termostato di misurare la temperatura dell’intera abitazione, evitando sbalzi che potrebbero alterare il funzionamento del sistema.
È consigliabile, inoltre, evitare di posizionarlo vicino a finestre, porte o in cucina, dove il calore generato da elettrodomestici potrebbe falsare la lettura. Ancora, il termostato dovrebbe essere montato a un’altezza media, circa a un metro e mezzo dal pavimento, per garantire una rilevazione delle temperature più uniforme e precisa.
Per quanto riguarda la temperatura impostata, bisognerebbe orientarsi intorno ai 20°C quando la casa è occupata, aumentarla leggermente in bagno e ridurla a 16°C di notte o quando si è fuori casa. In questo modo è possibile garantire un ambiente confortevole, ottimizzando i consumi.