domenica,16 Marzo,2025
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Alfonsina Strada: La Donna che Sfidò il Ciclismo Maschile

«Vi farò vedere io se le donne non sanno stare in bicicletta come gli uomini»

Alfonsina Strada non è solo un nome nella storia del ciclismo, ma un simbolo di determinazione, coraggio e parità di genere. Nata il 16 marzo 1891 a Castelfranco Emilia, la sua vita fu un’incredibile corsa contro i pregiudizi e le convenzioni sociali. Prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia, Strada è considerata una pioniera nello sport e un’ispirazione per le atlete di tutto il mondo.

Dalle Campagne Emiliane alla Passione per la Bicicletta

Cresciuta in una famiglia di braccianti poveri, Alfonsina Strada scopre la bicicletta grazie al padre, che acquista un vecchio mezzo dal medico del paese. Fin da bambina, dimostra una passione irrefrenabile per il ciclismo, tanto da partecipare alle prime gare di nascosto. La sua determinazione la porta lontano: a soli 16 anni si trasferisce a Torino, dove il ciclismo femminile è più tollerato, e qui si fa notare per il suo talento e la sua resistenza.

Alfonsina Strada: Le Prime Gare e la Sfida al Mondo Maschile

Nel 1911, Alfonsina stabilisce il record mondiale di velocità femminile, raggiungendo i 37,192 km/h. Inizia a correre anche all’estero, ottenendo riconoscimenti e premi, tra cui una medaglia dallo zar Nicola II in Russia. Il vero salto di qualità arriva nel 1917, quando si iscrive al Giro di Lombardia, diventando la prima donna a competere ufficialmente in una corsa maschile. L’anno successivo partecipa di nuovo, migliorando la sua prestazione.

Il Giro d’Italia 1924: Una Rivoluzione su Due Ruote

Il 1924 segna il momento più iconico della sua carriera. Grazie a una scelta promozionale degli organizzatori, Alfonsina Strada viene ammessa al Giro d’Italia. Pedala per 3.613 km in 12 tappe, tra scetticismo e sostegno del pubblico. Nonostante le difficoltà e una squalifica tecnica, continua la gara fuori classifica, dimostrando una resistenza straordinaria. Alla fine, su 90 partecipanti, solo 30 riescono a concludere il Giro, e tra questi c’è anche Alfonsina.

Una Vita Dedicata al Ciclismo

Dopo il Giro, Alfonsina Strada continua a gareggiare e a esibirsi in eventi sportivi in Italia e all’estero. Partecipa a campionati mondiali femminili, stabilisce il record dell’ora non ufficiale e, una volta ritirata dalle competizioni, apre un negozio di biciclette a Milano. Il suo spirito indomito la accompagna fino agli ultimi giorni: muore il 13 settembre 1959, a 68 anni, dopo aver assistito a una gara ciclistica.

Eredità e Memoria

Oggi, Alfonsina Strada è celebrata come un’icona dello sport e del femminismo. La sua storia dimostra che la passione e la determinazione possono abbattere ogni barriera. A Milano e in tutta Italia, il suo nome continua a ispirare generazioni di atlete che, grazie al suo esempio, possono sognare senza limiti.

Alfonsina Strada
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