mercoledì,11 Dicembre,2024
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Busecchina. No, niente trippa

Busecchina, preparazione tipica delle province di Brescia, Bergamo e Mantova è un dolce a base di castagne secche della cucina povera. In passato le castagne erano un alimento prezioso per il loro alto valore nutritivo e spesso venivano usate in montagna anche per la loro facile reperibilità.

Le castagne, regine dell’autunno, sono un frutto versatile: ottime arrostite lentamente sul fuoco all’interno di una padella bucherellata e deliziose lessate, gustose protagoniste del classico castagnaccio e superbe usate come ripieno di una faraona, oggi vogliamo raccontarvi la ricetta della busecchina.

Il nome richiama la busecca, la famosa trippa milanese a cui la busecchina assomiglia vagamente una volta preparata. Vediamo la ricetta.

Per quattro persone occorrono:

450 gr di castagne secche
1 bustina di vanillina
1 bicchiere di vino bianco dolce
Panna liquida o panna montata o latte

Sciacquate le castagne, ponetele in una terrina e copritele con acqua tiepida. Lasciatele in ammollo per un giorno intero per fare in modo che si ammorbidiscano. Passate le 24 ore scolatele e pulitele per bene con uno spazzolino a setole dure in modo da eliminare completamente i residui di pellicine, comprese quelle nei solchi più profondi.

Ponete le castagne in una pentola capace e ricoprite a filo di acqua, aggiungete la vanillina e fate cuocere a fiamma bassissima per circa 3 ore. Il liquido dovrà essere assorbito lentamente dalle castagne. Nel caso in cui le castagne asciugassero troppo aggiungete altra acqua tiepida.

Le castagne saranno pronte quando formeranno una salsetta cremosa e profumata. A questo punto aggiungete il vino, mescolate e togliete dal fuoco. Distribuite il composto ottenuto dentro a delle ciotoline e servite tiepide accompagnate da panna liquida o panna montata oppure entrambe le cose. Qualcuno la serve semplicemente con del latte freddo.

Tradizionalmente  la busecchina si mangia il giorno di Santa Savina ossia il 31 gennaio, ma, buona com’è, sarebbe un peccato gustarla solo in quella data quindi perché non prepararla anche adesso? Ormai è tempo di castagne!

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