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Cascina Gobba, perché si chiama così?

Quando si nomina Cascina Gobba si pensa subito alla fermata della M2 nei pressi di Crescenzago, ma prima che venisse raggiunta dalla metropolitana era semplicemente un quartiere rurale con la sua cascina e i suoi campi coltivati.

Secondo i documenti del 1603 conservati nell’archivio di stato di Milano la cascina Gobba, insieme alla Cascina Melghera, esisteva già da 5 secoli ed era affittata a tal “Cristoforo De Magistris appellato il Gobbo”. A quanto pare, dunque, il nome della cascina e della frazione deriverebbero proprio dalla gobba di De Magistris anche se a riguardo esistono versioni più fantasiose.

Negli anni ’50, ad esempio, gli abitanti della frazione sostenevano che il nome derivasse dalla curvatura presente nel muro perimetrale della cascina lungo via Padova, frutto della correzione della traccia disegnata male dal capomastro ubriaco. Un’altra versione racconta invece che la gobba fosse un dosso situato su via Padova che venne spianato per permettere la posa delle rotaie delle linee celeri dell’Adda.

Cascina Gobba, perché si chiama così?

Esiste anche una versione che attribuisce il nome Cascina Gobba ad un quadro appeso all’ingresso di una trattoria che ritraeva un uomo gobbo vissuto in zona tempo addietro. Non si trattava però di De Magistris dal momento che gli abiti che indossava erano di epoca più recente.

Nel borgo rurale si coltivavano ortaggi che venivano venduti al mercato ortofrutticolo di Milano. Nel maggio del 1968 Cascina Gobba diventò una stazione delle linee celeri dell’Adda che da qui conducevano a Gorgonzola. Nel settembre 1969 la linea 2 della metropolitana raggiunse la stazione di Cascina Gobba che ne diventò il capolinea.

I tram delle linee celeri dell’Adda continuarono le loro corse fino al dicembre del 1972, quando vennero sostituiti completamente dal servizio della metropolitana. Nel giugno del 1981 venne attivata la diramazione per Cologno Monzese, ma Cascina Gobba continuò ad essere capolinea per le corse limitate. La stazione, avente quattro binari, è l’ultima in cui vale il biglietto urbano.

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