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Cappella Visconti di Sant’Eustorgio ed i suoi antichi affreschi

Eccoci nella Cappella Visconti situata sul fianco destro della Basilica di Sant’Eustorgio, subito dopo la Crotta-Caimi. Diversamente dalle cappelle precedenti il suo spazio e quello delle successive tre è più ridotto, più raccolto, più intimo.

Qui è collocato il monumento sepolcrale di Stefano Visconti e di sua moglie Valentina Doria. La cappella venne fondata per volere di Matteo Visconti, padre di Stefano, nel 1297. Il monumento venne realizzato dopo la morte di Valentina avvenuta nel 1359, trentadue anni dopo la dipartita di Stefano che spirò in seguito ad un avvelenamento.

Il monumento è opera di non ben definite maestranze Campionesi ed è collocato sulla parete a destra della Cappella Visconti: poggia su colonne tortili che si elevano sopra due leoni stilofori, il sarcofago presenta frontalmente un bassorilievo al cui centro compare la Madonna col Bambino.

La Vergine tende la mano verso una donna inginocchiata ai suoi piedi: è Valentina Doria Visconti alle cui spalle si trovano San Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista e San Paolo. Sul lato opposto l’uomo chinato è Stefano Visconti con accanto Santo Stefano, San Pietro Martire e San Pietro.

Cappella Visconti, ecco il biscione

Al bassorilievo mancano le cornici che usualmente delimitano le figure scolpite dai Campionesi. La rappresentazione senza queste inquadrature è più fluida, si intuisce il movimento del braccio della Madonna e del Bambino che benedice Stefano Visconti. Sopra il sarcofago si trova una statua della Vergine sovrastata da una cuspide spiovente dove il Cristo Benedicente è affiancato dalle statue di due angeli.

Sul muro dietro al monumento compare il biscione visconteo affrescato e il San Giorgio a cavallo che trafigge il drago con una lancia. Sulla parete opposta è rappresentato il trionfo di San Tommaso a cui fu dedicata la cappella dai frati domenicani.

Sono affreschi antichi, risalenti alla seconda metà del Trecento, ma non sono gli unici. Sulla volta sono raffigurati i quattro evangelisti che, secondo un’analisi delle figure, risalirebbero al 1320-1330.

Questo è uno dei primi tentativi di pittura prospettica che, nonostante i suoi errori ed incertezze, è una preziosa testimonianza dell’evoluzione della pittura.

cappella visconti - foto di G.dallorto
cappella visconti – foto di G.dallorto

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