É uscito venerdì 17 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali il primo disco solista di Marcos, musicista e autore, già noto per il suo ruolo in diverse formazioni (Seven Jay, Laika Vendetta, Hoka Hey).
Questo EP dal titolo “Gradi di libertà“, è un disco personale, sentito e stratificato di influenze che partono dall’alternative rock, un nuovo capitolo e un nuovo inizio per l’italo brasiliano Marcos Cortellazzo, che nel titolo richiama un concetto di Statistica, intesa come scienza.
Il gioco del Tris spiega infatti al meglio i gradi di libertà: ogni casella vuota rappresenta una “libertà” e a mano a mano che viene presa una scelta (X/O), le possibilità per l’avversario si riducono. Nel gioco, chi ci sfida crea dei vincoli tramite le sue scelte, lasciando a noi sempre meno spazio di movimento.
Come spesso capita, abbiamo incontrato Marcos e per conoscerlo meglio non potevamo che chiedergli quali fossero i suoi 5 luoghi del cuore a Milano, quali fossero i suoi ricordi legati ad essi e come, inevitabilmente, ciò si rifletta nella sua musica.
I 5 luoghi preferiti di Marcos
Via San Miniato, zona Bicocca
È la prima casa in cui ho vissuto, vicinissima al Parco Nord, dove andavo a farmi lunghe camminate con mio nonno. Non ho più parenti in questa zona, a un certo punto con la mia famiglia andammo a vivere fuori città. Tutte le volte che posso, cerco di farci una capatina, anche solo per due passi tra i palazzi, il baretto, la pasticceria Paolillo e per vedere come tutto cambia.
Le scorciatoie attorno a Corso Vittorio Emanuele
Spesso mi spostavo tra l’università, il lavoro, mia madre che lavorava in centro, oppure per andare da Luini. Per non entrare nella fiumana di gente, mi intrufolavo tra i capillari di corso Vittorio Emanuele. Stradine pedonali, tra via Agnello, via Hoepli, insomma tutta quella zona di cunicoli tra palazzi. Li conosco ancora a memoria.
Università di Milano in Festa del Perdono
La sede centrale della mia università, la trovo bellissima. Tappa fissa quando mi rifaccio un giro a Milano. Entro ancora nelle aule, mi piace risentire l’atmosfera di quel luogo.
Colonne di San Lorenzo
Negli anni universitari, i primi 2000, era un punto di ritrovo comune. Andavamo li soprattutto d’estate. Non so come sia oggi, se è ancora frequentata dagli studenti. Zona bellissima e suggestiva, era piena di gente strana, di ogni tipo.
La zona di Gioia
Trovare una foto della zona, prima che arrivassero i grattacieli, è difficile. Lavoravo nel palazzo sulla destra, in questa foto, da lì vedevo direttamente porta Garibaldi. Non c’era nulla, niente biblioteca degli alberi, niente Unicredit. Credo sia più bella ora in fondo, mi fa solo strano vedere quanto sia cambiata la città in poco meno di
