Bassano Gabba, nome che emerge con riverenza tra le figure storiche di Milano, è un esempio emblematico di come passione, dedizione e competenza possano lasciare un’impronta indelebile in una città.
Nato il 12 settembre 1844 a Milano, Gabba si distinse sin da giovane per il suo fervore patriottico, prendendo parte alla Terza guerra d’Indipendenza nel 1866, un’esperienza che ne temprò il carattere e lo spirito civico.
Dopo la guerra, tornò ai suoi studi giuridici, culminando con una laurea in giurisprudenza che lo lanciò in una brillante carriera forense. La sua competenza e il suo nobile temperamento gli valsero una reputazione di rilievo nel campo legale, tanto da essere chiamato a lungo nel Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
La sua carriera, però, non si limitò alle aule di tribunale. Bassano Gabba fu anche un apprezzato professore presso l’Istituto Tecnico di Milano, dove le sue lezioni lasciavano un’impronta duratura sui suoi studenti.
Bassano Gabba, una figura che incarna il meglio della tradizione milanese
Il suo interesse per il diritto non si fermava alla pratica legale. Era un appassionato studioso di storia del diritto e filosofia, che lo portò a scrivere numerosi saggi giuridici, storici e filosofici. Questi contributi gli valsero nel 1902 la nomina a membro del prestigioso Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, un riconoscimento della sua profondità intellettuale e del suo impegno accademico.
La carriera politica di Bassano Gabba fu altrettanto significativa. Fu eletto consigliere comunale e provinciale di Milano, rivestendo anche il ruolo di assessore. Il suo impegno politico raggiunse l’apice quando, il 9 novembre 1909, venne eletto Sindaco di Milano, succedendo a Ettore Ponti. Il suo mandato, sebbene breve, fu cruciale per la conclusione dei lavori del piano regolatore della città. Gabba si dimostrò un amministratore sagace, dedito al bene pubblico, pur senza particolari interventi eclatanti.
Gabba rappresentò Milano alla Camera dei deputati nelle legislature del 1892 e del 1897, e nel 1924 fu nominato Senatore, continuando a servire il suo Paese con dedizione fino alla sua morte, avvenuta il 4 novembre 1928 a Bergamo. In questa città, edificò una splendida casa in stile liberty, conosciuta come “la Bassiana”, un simbolo della sua eredità culturale e del suo gusto per l’arte e l’architettura, oggi situata tra via Nullo e via Albricci.
Bassano Gabba è una figura che incarna il meglio della tradizione milanese, un uomo che ha saputo coniugare il rigore del diritto con la passione per la storia e la filosofia, lasciando un segno profondo nella vita politica e culturale della sua città. Le sue opere e il suo esempio restano un faro per le future generazioni, ricordandoci che l’impegno civile e culturale sono i pilastri di una società prospera e giusta.