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Curling: l’antica arte degli scacchi sul ghiaccio

Il curling, sport di precisione e strategia, è pronto a regalare emozioni indimenticabili ai Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026. Questa disciplina, spesso definita “scacchi sul ghiaccio”, vedrà la partecipazione di atleti di talento provenienti da tutto il mondo, che si sfideranno sul ghiaccio di Cortina d’Ampezzo.

Il curling ha radici profonde nella storia, con le prime testimonianze che risalgono alla Scozia medievale. La prima menzione scritta di una gara di curling proviene dai registri dell’Abbazia di Paisley nel 1541, mentre i dipinti del 1565 di Pieter Bruegel il Vecchio mostrano contadini olandesi che praticano questo sport. Tra il XVI e il XIX secolo, il curling divenne popolare in Scozia, grazie ai rigidi inverni che garantivano il ghiaccio necessario per giocare all’aperto. Oggi, la Scozia rimane un cuore pulsante di questo sport, ospitando la World Curling Federation a Perth.

Ha fatto il suo debutto olimpico ai Giochi di Chamonix nel 1924 come evento maschile. Successivamente, è stato ripresentato come sport dimostrativo a Lake Placid nel 1932, Calgary nel 1988 e Albertville nel 1992. È tornato ufficialmente nel programma olimpico a Nagano nel 1998, includendo sia eventi maschili che femminili. Nel 2018 a Pyeongchang è stato aggiunto il doppio misto, aumentando ulteriormente l’appeal di questo sport a livello globale.

Nel torneo di doppio misto di Pechino 2022, la coppia italiana composta da Stefania Constantini e Amos Mosaner ha conquistato la prima medaglia olimpica per l’Italia nel curling, un leggendario oro che ha acceso l’interesse nazionale.

curling - Stefania Constantini e Amos Mosaner
curling – Stefania Constantini e Amos Mosaner

Nel panorama olimpico, il Canada è la nazione più medagliata, con un impressionante bottino di 11 medaglie (6 ori, 3 argenti, 2 bronzi). Seguono la Svezia con 9 medaglie (3 ori, 3 argenti, 3 bronzi) e la Gran Bretagna con 4 medaglie (2 ori, 1 argento, 1 bronzo). Tra i giocatori più celebri, spicca il canadese Kevin Martin, soprannominato “The Old Bear”, che ha vinto un oro e un argento olimpico. Tra le donne, la canadese Kaitlyn Lawes si distingue con due titoli olimpici.

Curling: l’antica arte degli scacchi sul ghiaccio

Nel curling, due squadre composte da quattro giocatori ciascuna, competono per accumulare il maggior numero di punti lanciando pesanti pietre di granito verso un’area bersaglio chiamata “casa”, composta da tre anelli concentrici. Le partite degli eventi maschili e femminili prevedono dieci mani (end), durante le quali ogni squadra lancia otto pietre per end. Il punteggio finale è determinato alla fine dell’ultima mano, e in caso di parità, si gioca un extra end per determinare il vincitore. Nel doppio misto, invece, gli end sono otto e ogni squadra lancia cinque pietre per end.

Una delle peculiarità del curling è la preparazione del ghiaccio. Per le competizioni indoor, il ghiaccio è cosparso di goccioline d’acqua (pebble) che si congelano in piccoli rilievi sulla superficie. Questo “ghiaccio di ciottoli” facilita lo scivolamento delle pietre permettendo traiettorie regolari che possono essere influenzate dall’utilizzo di scope. La qualità del ghiaccio è cruciale per le prestazioni degli atleti, i cui lanci richiedono una precisione millimetrica.

Le competizioni di curling a Milano Cortina 2026 si terranno nella splendida cornice di Cortina d’Ampezzo, una delle località più iconiche delle Dolomiti. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per il curling di conquistare nuovi appassionati e consolidare il suo ruolo nel panorama olimpico.

Il curling a Milano-Cortina 2026 non sarà solo una competizione di abilità e strategia, ma anche una celebrazione della storia e della tradizione di uno sport che, dalle sue umili origini in Scozia, ha conquistato il mondo intero.

curling - foto https://depositphotos.com/it/
curling – foto https://depositphotos.com/it/
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