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San Raffaele, alla sinistra del Duomo

San Raffaele si trova nell’omonima via. Se non l’avete mai sentita, vuol dire che non avete fatto caso alla strada percorsa una delle mille volte che siete passati dal centro.

Già, via San Raffaele e la chiesa di cui vi parlo oggi sono a meno di 100 metri dal fianco sinistro del nostro Duomo. E, sorpresa, la chiesa è lì da oltre 1000 anni.

Quando il vescovo Andrea da Carcano morì nel 903 lasciò un testamento e su questo documento troviamo la prima testimonianza scritta della chiesa intitolata all’Arcangelo Gabriele (sì, quello di Fantozzi).

Era una delle sei, ripeto 6, chiese che avremmo trovato girando da queste parti all’epoca. Il Duomo che vediamo oggi  non c’era ovviamente, ma avremmo potuto visitare, tra le altre Santa Maria Maggiore.

San Raffaele, alla sinistra del Duomo

Costruita (forse) agli inizi dell’800, grazie all’intervento dell’arcivescovo Angilberto II, San Raffaele ha per gli storici un ruolo fondamentale per capire come potesse essere la topografia del centro di Milano in quegli anni. E visto che abbiamo detto quante erano, oltre a San Raffaele avremmo trovato (oggi no, le abbiamo perdute) quelle intitolate a San Gabriele, San Michele e San Uriele. 

Così come la vediamo oggi, venne consacrata da Carlo Borromeo nel 1582. La sua costruzione non sappiamo se sia merito di Pellegrino Tibaldi piuttosto che Galeazzo Alessi. 

Se avete modo di passare davanti a San Raffaele , soffermatevi ad ammirare almeno l’esterno: vi colpiranno senz’altro le grosse teste maschili che adornano la parte inferiore. Sopra di loro una parte aggiunta alla fine del 1800: curioso sapere che quest’ultimo lavoro venne fatto alla “cieca” non avendo trovato il progetto iniziale che, saltò fuori a lavori ormai ultimati.

L’interno semplice, semplicissimo, non vi inganni: guardando bene troverete opere di  Camillo Procaccini

San Raffaele
San Raffaele

 

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