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Antonio Bazzini, una vita per la musica

Antonio Bazzini, siamo in zona Piola lungo la via che congiunge via Pacini e via Vallazze intitolata ad un grande compositore e violinista.

Antonio Bazzini nasce a Brescia nel 1818 e sin dalla giovane età emerge la sua vocazione per la musica. A 8 anni inizia a studiare violino con il maestro Camisani. Antonio è molto capace, non appena si presenta l’occasione si mette in gioco candidandosi come concorrente per il posto di primo violino al Teatro di Bergamo. Ha 18 anni e forse la troppa agitazione per l’esame non gli permette di assicurarsi il ruolo.

Tuttavia la sua esibizione non passa inosservata tanto che non molto tempo dopo ha occasione di essere ascoltato dal maestro Paganini in persona che, piacevolmente impressionato, lo esorta a intraprendere l’attività concertistica non solo in Italia ma anche in Europa.

Antonio Bazzini prende alla lettera le parole del grande violinista e inizia a suonare in Italia esibendosi a Milano, Venezia, Verona e Trieste. Va poi in Germania, Danimarca, Austria, Ungheria e Polonia. Durante i 4 anni passati in Germania approfondisce a Lipsia gli studi di composizione e conosce il grande compositore Robert Schumann.

Tornato in Italia suona a Brescia, Cremona, Torino, Genova, Firenze, Roma, Napoli e Palermo. Di nuovo riparte, va in Francia e poi in Spagna dove si ferma per circa un anno. Nel 1852 si stabilisce a Parigi dove tiene numerosi concerti intervallandoli a tournée in Inghilterra, Germania, Belgio e Olanda.

Antonio Bazzini è ormai un musicista conosciuto ma la fama non appaga in pieno il violinista che ambisce alla composizione, altra sua grande passione. Torna così a Brescia dove compone i suoi lavori di maggiore impegno, dall’opera Turanda alle ouvertures per il Saul di Alfieri e per il Re Lear di Shakespeare.

Nel 1873 viene chiamato a Milano per insegnare composizione nel conservatorio  e ne diventa direttore nel 1882. Tra i suoi allievi spiccano Giacomo Puccini, Pietro Mascagni e Marco Enrico Bossi.

Antonio Bazzini muore a Milano nel 1897 e Milano lo omaggia dando il suo nome a una via in Città Studi.

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