mercoledì,16 Luglio,2025
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Il silenzio è parte dell’opera: l’arte va anche ascoltata, non solo guardata

Quando si parla di arte, si pensa alla vista.
Guardare un quadro, osservare una scultura, ammirare un affresco.
Ma c’è un altro senso che gioca un ruolo fondamentale nell’esperienza estetica: l’udito. O meglio, il silenzio.

🔇 Non è solo assenza di rumore

Entrare in una pinacoteca, in una chiesa, in uno spazio espositivo raccolto…
spesso significa fare i conti con un suono che non siamo più abituati a sentire: quello del silenzio.
E non è vuoto. È un invito. Un’apertura. Uno spazio che l’opera riempie in modo diverso per ciascuno di noi.

🎨 Le opere non urlano

I grandi capolavori non si impongono.
Non hanno bisogno di attrarre l’attenzione con effetti speciali.
Sono lì, fermi. Eppure ti parlano.
Ma lo fanno solo se tu sei in grado di ascoltare.

Questo ascolto non è fatto di parole, ma di presenza.
Di tempo.
Di silenzio, appunto.

🧘‍♂️ Un gesto semplice, ma rivoluzionario

In un mondo che ci bombarda di stimoli visivi e sonori,
fermarsi in silenzio davanti a un’opera d’arte è un piccolo atto di ribellione.

Milano, città di corse, appuntamenti e rumori,
nasconde luoghi dove questo silenzio si può ancora trovare.
E lì accade qualcosa di speciale.

Non succede fuori.
Succede dentro.

A tal proposito

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