venerdì,28 Novembre,2025
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“Non ho tempo da perdere”: l’ossessione milanese di camminare sulle scale mobili

Le scale mobili sono state inventate per rendere la vita più comoda.
A Milano no.
Qui sono diventate il campo di battaglia di una delle ossessioni cittadine più curiose: camminare mentre salgono.

Le regole non scritte

Chi frequenta metro e centri commerciali lo sa:

  • A destra si sta fermi, in modalità “turista”.

  • A sinistra si cammina, in modalità “milano-velocità”.

Il milanese medio, ovviamente, sceglie la corsia di sorpasso. E non cammina soltanto: accelera, con passo deciso, come se stesse scalando il Monte Bianco.

Perché lo facciamo?

Tre ipotesi verosimili:

  1. Il tempo è denaro – Aspettare che la scala faccia il suo lento lavoro? Impossibile.

  2. Allenamento urbano – Se non corri al parco, almeno ti alleni in metro.

  3. Superiorità morale – Guardare dall’alto chi “osa” stare fermo dà una soddisfazione sottile.

Il lato comico

La verità? La differenza di tempo tra chi cammina e chi resta fermo è di pochi secondi.
Ma al milanese quei secondi sembrano un’eternità.
E appena arriva in cima, quasi sempre deve… aspettare il collega che ha preso l’ascensore.

E voi?

Confessate: siete da “destra rilassata” o da “sinistra supersonica”?
E quante volte avete pensato: “Se solo potessi correre…”?

A Milano le scale mobili non servono a riposarsi.
Servono a dimostrare che, anche contro la tecnologia, noi… andiamo più veloci.

Danilo Dagradi
Danilo Dagradi
Danilo racconta Milano da oltre dieci anni attraverso articoli, podcast e video che ne svelano l’anima più autentica.
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