Siamo a Sant’Angelo Lodigiano davanti a Castello Bolognini situato nella piazza omonima. E’ una grande fortezza a pianta quadrangolare che con i suoi torrioni denota la sua imponenza.
Edificato nel 1381 nacque su un’antica rocca di epoca romana che qui sorse per la sua vicinanza al Lambro. Una posizione strategica che innescò nel corso del tempo aspre contese tra milanesi, lodigiani e pavesi. Nel 1370 venne concessa a Bernabò Visconti da Giovanni Visconti, arcivescovo di Milano. Fu sua moglie Regina della Scala a volere la costruzione del castello che vediamo oggi.
I due coniugi godettero per poco tempo della nuova residenza perché tra il 1384 e il 1385 vennero a mancare entrambi. La proprietà passò a Gian Galeazzo che la utilizzò come residenza di caccia. Nel 1449, sotto la Repubblica Ambrosiana, il castello venne assediato da Francesco Sforza che tre anni dopo lo donò, insieme al feudo elevato a contea, al comandante delle sue truppe, Matteo Mazzagatti, detto il Bolognino.
Da allora, salvo alcune parentesi che videro il passaggio di francesi, svizzeri, spagnoli e bavaresi, Castello Bolognini rimase proprietà dei discendenti di questa famiglia. Come è facilmente immaginabile la struttura non passò indenne da tutti questi passaggi subendo un certo degrado.
Castello Bolognini nel ‘900
Fu grazie al conte Gian Giacomo Morando Bolognini che alla fine del XIX secolo venne dato il via ad una serie di restauri che riportarono il castello allo splendore di un tempo. Venuto a mancare il conte nel 1919 la proprietà rimase alla moglie che decise di passarla, quattordici anni dopo, all’Istituto Sperimentale di Cerealicoltura per istituirvi un museo gestito dalla Fondazione che portava il nome del marito.
Oggi il maniero è sede del Museo del Castello e del Museo del Pane che sono di proprietà della Fondazione Bolognini. Vi è poi il Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura.
