venerdì,7 Novembre,2025
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Moiré Gallery Milano al Fuorisalone 2025 con “Luminosa”

Il nuovo allestimento della galleria d’arte e concept store in Via Borgospesso 18 è un elogio alla luce declinata nel design, nell’arte pittorica e fotografica, nella moda e nella gioielleria.

La luce è un elemento primordiale, ancestrale, carico di significati, simboli e sfumature: dalla luce vitale del sole al calore del focolare, dalla luce che rischiara e offre sicurezza all’elemento che per antonomasia si oppone alle tenebre della notte ma anche della ragione. Un elemento indispensabile alla vita che da sempre accompagna la storia dell’uomo; una storia che attraversa secoli e che ritroviamo con forza anche nelle opere di designer, creativi e artisti.

In occasione del Fuorisalone 2025, Moiré Gallery Milano, galleria d’arte e concept store in Via Borgospesso 18, vuole celebrare proprio questo prezioso elemento e la sua storia con “Luminosa”, un nuovo setup collettivo in cui la luce è protagonista nelle sue molteplici sfaccettature. Un elogio alla luce declinata nel design, nell’arte pittorica e fotografica, nella moda e nella gioielleria.

Dalla luce dal sapore antico, che rimanda alle atmosfere delle case d’altri tempi, rappresentata dal lume delle candele e dai portacandele di Lind DNA, brand danese di design caratterizzato da linee minimaliste e di Vetrofuso, azienda artigiana italiana che utilizza per le sue creazioni esclusivamente il vetro di Murano.

Sempre di Vetrofuso, le sculture artistiche tra cui spiccano “Eyes Mirror”, grandi specchi a forma di occhio dall’estetica surrealista e “Turtle Shell”, totem che evocano la forma di antichi carapaci, i cui riflessi mutevoli e preziosi trasformano lo spazio in un dialogo tra luce e materia.

Alla luce interpretata in chiave contemporanea con le lampade “Overlight” di Ntaiana Charalampous, architetto d’interni originaria di Cipro e co-fondatrice di Dedàleo, studio di progettazione multidisciplinare. Aggiungendo e sottraendo moduli o regolando le posizioni, “Overlight” è un sistema d’illuminazione che celebra modularità e adattabilità grazie a elementi intercambiabili in acciaio. Linee pulite e precisione geometrica si alternano all’elemento luminoso che può essere liberamente direzionato e modulato.

Sempre in chiave contemporanea, la lampada dalle forme geometriche ispirate all’arte moderna firmata dalla designer Hagit Pincovici. Realizzata in marmo, ottone e vetro, questi materiali entrano in connessione e dialogo per dare vita a una lampada dall’estetica materica e scultorea.

Un salto nel passato, attraverso la selezione di luci d’antiquariato: la lampada “Ginkgo” in ottone di Tommaso Barbi degli anni ’70, la lampada “Alberello” di Stilnovo degli anni ‘60 e la lampada da scrivania del designer Jeannot Cerutti degli anni ‘90.

Passando per la celebrazione dell’artigianalità con le lanterne in stile marocchino realizzate a mano dagli stessi artigiani che hanno realizzato le illuminazioni del celebre hotel La Mamounia di Marrakech.

Ci sono poi le luci artistiche di Tita che, dall’arte astratta, cifra stilistica delle sue opere, si cimenta per la prima volta, e in maniera del tutto inedita, nell’arta figurativa con la serie “Light”. Le grandi opere in acrilico su tela raffigurano la luce cittadina, in particolare quella dei lampioni, oggetti di arredo urbano tanto scontati quanto indispensabili per affrontare il buio della notte. Inoltre, in occasione della Design Week, Tita sarà impegnata in performance artistiche dal vivo realizzando piccole opere dipinte a mano che verranno omaggiate ai visitatori di Moiré Gallery Milano.

Alle pareti, le fotografie di Veronica Gaido mettono in luce corpi in movimento con due progetti fotografici “Aphrodites” e “Vortex”. Corpi femminili e maschili che si stagliano dal fondo nero come in un quadro di Caravaggio. Nessuna post-produzione, solo l’illuminazione, durante gli scatti, di oltre trecento candele.  Il risultato è un inno al movimento, alla nudità dei corpi e all’imperfezione data dalla tecnica della lunga esposizione. Saranno presenti altre opere fotografiche di Veronica Gaido con al centro sempre il tema della luce.

Un excursus anche nella moda, grazie a una selezione di abiti con luminosi inserti in lurex e dall’allure sofisticata firmati Antonino Valenti, stilista d’avanguardia che ridefinisce l’eleganza e lo stile. Attraverso le sue creazioni, il fashion designer, che si contraddistingue per capi artigianali Made in Venice, veste una donna forte, emancipata, sensuale che, allo stesso tempo, conserva la sua gentilezza e freschezza.

A rappresentare la luminosità dei gioielli, la selezione di manufatti di Michela Bruni Reichlin. I suoi gioielli, dallo stile unico ed esclusivo, sono una fusione tra gusto orientale e occidentale. Design e manifattura sono rigorosamente Made in Italy; la creatività della designer è un connubio perfetto tra eleganza e creatività, per un risultato di grande impatto estetico.

«Luminosa vuole essere un augurio e una speranza per il futuro, – dichiara Ouafa Lotfi Tahoun, fondatrice e curatrice di Moiré Gallery Milanouna luce accesa in questo momento storico di buio dato dalle incertezze e instabilità. Luce, non solo fisica ma anche nel cuore, nell’anima e nella mente. Una luce splendida e luminosa per combattere simbolicamente l’oscurità che ci circonda e per ricordarci che, nonostante le difficoltà, c’è sempre una via d’uscita e un motivo per sperare.»

Moiré Gallery Milano “Luminosa”-Fuorisalone 2025
Moiré Gallery Milano “Luminosa”-Fuorisalone 2025

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