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Vergogna? Sì, tanta

Un amico mi ha chiesto un favore e senza indugio ho detto sì. Non avrei pensato di trovarmi in una situazione nella quale mi sarei vergognato così tanto.

In poche parole ecco cosa è successo: il mio amico dimentica lo zaino sul treno che da Malpensa lo ha portato a Milano Centrale. Non parla italiano e ha difficoltà con la denuncia. Intervengo io, spiegando all’addetto della polizia di stato presente in stazione centrale cosa è successo. Cose che capitano, nulla di strano.

Mentre siamo nell’ufficio della polizia, un ragazzo bussa e chiede di poter parlare un attimo. Racconta di essere appena arrivato con il taxi insieme alla moglie ed al figlio in passeggino: devono prendere il treno per Salerno che parte tra meno di 40 minuti. Nel tragitto tra il taxi e i binari, gli rubano il portafoglio che era nello zaino, contenente tra le altre cose soldi e biglietti.

E’ disperato perchè deve essere a Salerno oggi assolutamente. Il poliziotto chiama un interno per far controllare immediatamente le telecamere di sicurezza e dice a questo ragazzo di scendere dove ci sono le scale mobili e raggiungere i suoi colleghi che stanno andando sul posto.

Il ragazzo se ne va ed il poliziotto termina la nostra denuncia, non senza però dimostrare con postura ed espressione un malcontento che traspare. “Pazzesco” dico io. “Spero riusciate a trovare chi ha rubato il portafoglio di questo ragazzo”.

Il poliziotto mi guarda e mi dice: ” lo spero anche io, ma è una battaglia persa: sono 10 volte noi. Ce ne sono troppi, non sappiamo come fare. E mi viene male a dover dire alle persone di tenere lo zaino attaccato al corpo per evitare questi furti. Uno non può camminare neanche in santa pace. E sai quante volte succede ogni giorno??”.

Ho solo aggiunto un mesto “mi spiace”. Non sapevo cosa dire.

Finita la denuncia usciamo. Il mio amico mi chiede cosa è successo, anche se qualche cosa lo ha intuito. Mi sono vergognato, lo dico in modo chiaro. E la vergogna è arrivata al massimo quando guardandolo gli ho detto di tenere lo zaino davanti, attaccato al corpo.

 

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