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Mettiti nelle mie scarpe, l’opera-invito nella scatola di scarpe

Mettiti nelle mie scarpe è l’opera invito che in occasione della Fashion Week verrà allestita in all’interno di un’enorme scatola di scarpe in piazza XXV aprile.

L’idea del progetto dell’artista inglese Clare Patey, direttrice di Empathy Museum in collaborazione col filosofo britannico Roman Krznaric nasce dall’espressione inglese “walk a mile in someone’s shoes” e dal proverbio dei nativi americani “Never criticize a man until you’ve walked a mile in his shoes”.

Lo scopo della mostra Mettiti nelle mie scarpe è quello di stimolare l’empatia tra le persone: secondo Krznaric la capacità di mettersi nei panni di un’altra persona non è una dote innata, ma è un’attitudine che può essere sviluppata e allenata nel tempo, aprendosi all’ascolto degli altri e all’accettazione degli altri come fonte di arricchimento personale.

Mettiti nelle mie scarpe, l’opera-invito nella scatola di scarpe

Portata in Italia da Fondazione Empatia Milano in collaborazione con Levi’s, Mettiti nelle mie scarpe porterà i visitatori nei panni di qualcun altro. In che modo? All’interno di scatole di scarpe di cartone riciclato di Levi’s Footwear ci saranno delle scarpe, donate da persone che hanno voluto condividere la loro esperienza di vita e la cui storia potrà essere ascoltata in cuffia, oppure letta inquadrando il QR code presente sul coperchio.

Le scarpe sono lì, a disposizione di chi vuole letteralmente mettersi nelle scarpe di chi sta raccontando la sua storia, permettendogli di calarsi maggiormente nella parte.

L’iniziativa è curata da Piano B e Fondazione Empatia Milano e realizzata con il contributo di Fondazione Empatia Milano in collaborazione con Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, Fondazione Idea Vita e l’Associazione per la Ricerca Sociale.

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