venerdì, Maggio 3, 2024

cosa vediamo oggi?

Olimpiadi Milano-Cortina 2026: il...

Il conto alla rovescia verso le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 è sempre...

Ludovica Torelli, contessa di...

Ludovica Torelli è stata una figura di spicco nella società italiana del Rinascimento,...

Porta della Meraviglia, una...

Camminando lungo via Francesco Sforza, nei pressi del celebre Giardino della Guastalla, ci...

Cesano Boscone, a due...

Cesano Boscone, località situata a sud ovest di Milano, affonda le sue radici...
HomeCuriositàBastioni spagnoli, salvaguardiamo...

Bastioni spagnoli, salvaguardiamo quel che ne è rimasto

Monumentali e vastissimi, i bastioni spagnoli o mura spagnole come vengono chiamati, circondavano Milano con 11 km di percorso creando il sistema di mura più esteso d’Europa, insomma, il meglio sulla piazza.

A volerle è Ferrante Gonzaga governatore della città per conto della corona spagnola, il quale affida il progetto a Giovanni Olgiati.

Conclusi i lavori  nel 1562, presentavano ovviamente anche un fossato, oggi coperto, ma ancora attivo sotto i nostri piedi. Una volta perse le sue funzioni militari, nel 1750 un lungo dibattito risolve la questione sul loro destino.

Bastioni spagnoli, salvaguardiamo quel che ne è rimasto

Il governatore Gian Luca Pallavicini approva il progetto che ne rivoluziona l’aspetto, dotandoli di  alberi e panchine che li trasformano in piacevoli passeggiate. Il Piermarini interviene trasformandoli in vere e proprie strade sopraelevate, un percorso verde da cui era sempre visibile il Duomo.

A partire dal 1900 i bastioni spagnoli vengono sistematicamente demoliti, sacrificati in nome della viabilità e del progresso, lasciando solo poche tracce.

La più imponente la troviamo in Porta Romana, spazio bellissimo che accoglie alle spalle delle mura le terme di Milano ed i bastioni di Porta Venezia, ancora nella soluzione piermariniana con panchine e alberi dedicati al passeggio.

Bastioni spagnoli nell'immagine storica quelli di porta venezia
Bastioni spagnoli nell’immagine storica quelli di porta venezia

Leggi anche

Corso Buenos Aires, un salto in sudamerica?

La lunga strada che oggi chiamiamo Corso Buenos Aires, in origine era denominato Corso Loreto o lo stradone di Loreto, poiché nelle sue vicinanze sorgeva una chiesa dedicata a Santa Maria Loreto voluta da San Carlo Borromeo e costruita...

Gruppo Maio alla guida dell’Alfa Romeo Caffè e Bistrò

L'alta qualità del Made in Italy, dalle automobili alla cucina, per un viaggio tra innovazione e tradizione, in un luogo simbolico come il Museo Alfa Romeo di Arese (MI): il gruppo MAIO si prepara a entrare in pista, alla...

Incoronazione di spine, il mistero di Pasqua

Sono alla Pinacoteca Ambrosiana, nell'ambiente suggestivo dell'"Aula Leonardi": qui spicca un affresco di grande impatto, realizzato da Bernardino Luini, uno dei più brillanti seguaci di Leonardo da Vinci.  Il tema dell'opera è evidenziato da un cartiglio sopra la parte centrale,...