Il Parco Trotter è un luogo storico di Milano che si trova nel quartiere Nolo, tra via Padova e via Giacosa. Circondato da un alto muro ha conservato la sua unicità salvaguardando la sua ricchezza botanica.
Verso la fine dell’Ottocento, con l’avvio del progetto per la costruzione della Stazione Centrale di Milano, sorse l’esigenza di trasferire la sede del Trotter che si trovava in piazza Doria, oggi piazza Duca d’Aosta.
Si pensò di porla nello spazio boschivo tra via Militare dello Spluga (oggi viale Monza) e via Postale Veneta (oggi via Padova). Il 1 aprile 1906 venne inaugurato il nuovo Trotter, con la sua pista di mille metri.
Nell’estate del 1918, all’interno degli spazi del Trotter, fu istituita una colonia per bambini gracili che con la vita all’aria aperta avrebbero ottenuto dei benefici in termini di salute. L’esperimento diede ottimi risultati tanto da portare alla decisione, nel 1924, di trasferire l’ippodromo a San Siro e di aprire una scuola all’interno dei giardini.
L’apprendimento dei bambini stimolato dall’esperienza del fare e dell’osservare era efficace, l’idea di una scuola all’aperto già sperimentata negli Stati Uniti e nel nord Europa permetteva agli alunni di conquistare la propria fisionomia cognitiva in modo autonomo.
Le palazzine del Trotter ospitarono prima una scuola materna e poi una scuola di avviamento con laboratori femminili, dove le bambine imparavano i rudimenti per la gestione della propria casa e acquisivano capacità professionali. Vennero istituiti anche dei corsi di qualificazione agraria ed industriale per i maschi.
Venne poi creato un convitto con dormitori, dove venivano accolti i bambini i cui familiari erano affetti da tubercolosi. In collaborazione con alcune cooperative fu creata un’azienda agricola ed un rudimentale caseificio, dove il latte delle mucche veniva trasformato in formaggio fresco.
La scuola all’aperto, con più di 1400 studenti e il convitto con 160 posti letto, era la più grande d’Italia e una delle più grandi in Europa. Durante l’epoca fascista l’insegnamento della scuola intitolata ad Umberto di Savoia proseguì senza mutare indirizzo e principi pedagogici, ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale pose fine all’attività del Trotter che nel ’44 venne bombardato.


La scuola, il cui nome diventò Casa del Sole, riprese a funzionare con un orientamento mirato a valorizzare le potenzialità espressive degli alunni che diede notorietà all’istituto sia in Italia che all’Estero.
Parco Trotter oggi
Il parco conserva ancora il tracciato della pista ippica, corrispondente al viale circolare più largo, ed il piazzale, rivolto verso l’ingresso di via Giacosa.
Al suo interno, oltre a diverse specie di piante, si trova il parco delle farfalle ed un orto, curato dai bambini delle scuole del Trotter.

