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I milanesi corrono. Sempre. E non è un modo di dire

I milanesi corrono. Lo sappiamo. Corrono sempre. A volte senza motivo.

Quante volte abbiamo letto questa cosa: chi ci “vede” per la prima volta, si domanda il perchè. Come dargli torto?

Corriamo tutti i giorni feriali. Per lavoro, per la scuola, per i figli. Per mille motivi e spesso anche senza motivo. Corriamo di qui, poi di là. Ovviamente poi anche lì e qua. Corriamo a piedi, in bici, in auto, ultimamente anche in monopattino. Ma il meglio di noi lo diamo a piedi. Guardatevi se vi capita: testa bassa, a volte fissa sul telefono, andatura più che spedita verso la destinazione. Nessuno deve osare fermarci: davvero devo perdere qualche secondo per dirti che ore sono o da che parte è la tal via? Non scherziamo suvvia!

Poi arriva il sabato. E qui si corre ancora. Per la spesa, per le mille cose che, nonostante le corse, non siamo riusciti a fare dal lunedì al venerdì. E poi c’è da andare di qui, di là… sì, come sopra. Il sabato non si perde tempo: diamine, siamo milanesi!

E la domenica? Il milanese non si riposa. Mai, neanche la domenica. Ed oggi ne ho avuto (non che ne avessi bisogno, ma tant’è!) l’ennesima dimostrazione. Anzichè prepararsi emotivamente, psicologicamente e fisicamente a  quella che è, covid a parte, una delle settimane più intense per i corridori meneghini, quella del fuorisalone, oggi probabilmente per la quarantottesima volta negli ultimi 30 giorni, l’ennesima maratona.

I milanesi corrono. Sempre.

Panta corto, maglietta, fascetta, scarpa ultimi grido ed eccoli… tutti di corsa verso il traguardo (non chiedetemi dove fosse, non ne ho idea). Alla faccia de “e il settimo si riposò

No, no, non pensate male, non vi sto prendendo in giro, anzi! Vivo questa altrui abitudine con un misto di invidia e malinconia. Malinconia perchè tre anni fa ho capito che, almeno per quel che mi riguarda, non avrei più corso tutti i giorni. E invidia perchè, sì, un po’, a volte, mi manca.

 

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