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Confraternita di Santa Corona, dal lontano 1497

La confraternita di Santa Corona è nata nel lontano 1497 grazie all’opera di un frate predicatore di nome Stefano da Seregno, che si è associato con alcuni nobili di Milano: Francesco Mantegazza, Roberto Quarterio e Cristoforo Remenulfo.

Insieme, hanno deciso di formare un gruppo di volontari che si occupasse di aiutare i poveri della città distribuendo vino e pane a settantadue persone bisognose. A partire dal 1512, la confraternita ha aperto una sorta di farmacia per fornire gratuitamente medicinali ai meno fortunati, finanziata dalle donazioni dei membri stessi.

Il nome “Santa Corona” deriva dalla corona di spine indossata da Gesù, e questa associazione è stata ufficialmente riconosciuta con una lettera ducale datata 6 febbraio 1497.

Confraternita di Santa Corona, dal lontano 1497

Inizialmente, la sede della confraternita era vicino alla chiesa di San Sepolcro, fino al 1581, quando si è trasferita nella casa Rho, vicino a Porta Ticinense, e poi nel 1786 è stata unita all’Ospedale Maggiore.

Nel 1784, con un decreto governativo, la confraternita è stata abolita, ma è stata poi gestita dal conte Francesco Pertusati a partire dal 1 gennaio 1785. Successivamente, nel 1786, la gestione è passata a Pietro Moscati, direttore dell’Ospedale Maggiore. Con il ripristino dei capitoli nel 1791, i vecchi membri sono stati richiamati a dirigere la confraternita.

Poiché le sedi originali erano state vendute, le attività come la farmacia e le riunioni dei membri sono state spostate all’Ospedale Maggiore. Dopo una serie di cambiamenti nel corso degli anni, nel 1902 la confraternita è stata ricostituita come ente morale e ha iniziato a operare autonomamente.

Durante la Prima Guerra Mondiale è stata utilizzata come ospedale militare, mentre in seguito ha ampliato le sue attività creando centri per cure termali e climatiche gratuite in varie località.

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