Residenza Vignale, romanticismo milanese

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Residenza Vignale: oggi parliamo di romanticismo.

Milano città romantica? Ebbene si, oggi può sembrar strano, ma romantica lo è sempre stata, in particolare nel corso del 1800 ed in alcune vie ne scopriamo la gelosa testimonianza.

L’amore fa miracoli, lo sappiamo, ma volte fa anche palazzi. Così è successo in quel di via Enrico Toti. E’ infatti un principe austriaco ad edificare questa sontuosa residenza nel 1907 per amore. La sua amata era milanese e, giustamente, l’ovvio risiede nel farsi casa il più vicino possibile. Fortuna per Milano, che oggi la può annoverare tra i suoi vanti.

Al progetto collabora l’architetto Adolf Loos, una delle maggiori firme del panorama viennese dell’epoca. Uno sguardo alla facciata e già si intuisce la miscela stilistica tra Vienna e Milano, ma è chiaramente l’interno della Residenza Vignale a riservare le sorprese maggiori.

Residenza Vignale, romanticismo milanese

Due piani: il piano terra con i grandi saloni e l’affaccio sul giardino (in cui troviamo anche l’edificio delle scuderie) mentre il primo piano ovviamente riservato agli appartamenti privati. Purtroppo negli anni ’50 viene “arricchita” di ulteriori piani, ma gli appartamenti originali si salvano.

Oggi possiamo ammirare i saloni intatti con l’arredo, gli arazzi, gli specchi. L’atmosfera è immutata, incredibile, i saloni enormi offrono il passaggio dai parquet e dagli stucchi raffinatissimi, al giardino in pieno centro, assolutamente insospettabile.

Tutto questo per amore. Amore per una milanese ed amore per Milano.

Più romantici di così.

Residenza Vignale foto dimore storiche italiane
Residenza Vignale foto dimore storiche italiane
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