venerdì, Aprile 19, 2024

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Grigna: scoperto un tunnel segreto che collega due grotte

La Grigna, la nota vetta del lecchese citata da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico, ha recentemente svelato un grande segreto: tra i suoi cunicoli, le sue gallerie e i suoi abissi è stato scoperto un tunnel lungo quasi 30 chilometri che dalla cresta del Grigione fino al Moncodeno collega le due grotte più profonde della Lombardia.

Percorsa in superficie tutti gli anni da migliaia di escursionisti cela nelle profondità un sistema di grotte carsiche costituite da circa 900 cavità che corrono per più di 63 chilometri.

Dopo anni ricerca un gruppo di speleologi formato da Marco Corvi, Alberto Romairone dello Speleoclub di Ribaldone, Alessandro Rinaldi del Cai Romano di Lombardia e Andrea Marconi del Cai Sem di Milano, è riuscito a trovare la strada nelle viscere della Grigna Settentrionale.

Grigna: scoperto un tunnel segreto che collega due grotte

Dal rifugio Bogani il gruppo ha raggiunto la grotta Abisso delle Spade, così chiamata perché una volta costellata da enormi stalattiti oggi scomparse, e ha letteralmente scavato nel fango con la paletta trovando la strada per raggiungere la grotta chiamata Viva le Donne.

Una soddisfazione enorme. Siamo riusciti a passare da una grotta all’altra trovando il collegamento in una zona remota” ha raccontato entusiasta Marconi. “Siamo entrati dall’Abisso delle Spade e ci siamo calati per 150 metri nel pozzo, in passato pieno di neve e proprio lo scioglimento del ghiaccio avvenuto nell’ultimo decennio ci ha consentito di trovare la strada”.

Dopo il primo tratto ci siamo dovuti togliere dalle tute chili di fango gelato e, più avanti, scavare il fango molle con le palette. Fino a quando la grotta ha cambiato morfologia percorsa da un torrente, con una portata di diversi litri al secondo. Dopo circa 150 metri un nuovo pozzo: è bastato percorrerlo tutto per trovarsi di fronte alla scoperta per noi più emozionante. La giunzione è stata fatta a meno di 960 metri di profondità dalle Spade e circa 1090 metri da Viva le Donne.”

Gli speleologi hanno passato 25 ore negli abissi della Grigna, senza dormire né fermarsi per tornare a riveder le stelle stremati, ma soddisfatti per aver fatto una scoperta sensazionale.

 

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