venerdì, Aprile 19, 2024

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Sant’Angelo, chiesa barocca del centro storico

La chiesa di Sant’Angelo si incontra percorrendo via della Moscova all’altezza della piazza omonima.

I milanesi la chiamano chiesa di Sant’Angelo, ma il suo nome per esteso sarebbe Santa Maria degli Angeli. Sulla destra è annessa la sede dell’Ordine dei frati minori osservanti di San Francesco posta nel convento che li ospita a partire dal 1552, anno della sua fondazione.

L’edificio del monastero che vediamo oggi è stato ricostruito nel XX secolo dall’architetto Giovanni Muzio e, oltre al convento, comprende l’Istituto Angelicum.

Nel XIII secolo la chiesa aveva un’altra sede, si trovava infatti lungo il perimetro dove tre secoli più tardi sarebbero sorte le mura spagnole. Proprio per questo motivo, intorno alla metà del XVI secolo, l’edificio venne abbattuto per volere di Ferrante I Gonzaga e ricostruito nella sede attuale su progetto dell’architetto Domenico Giunti.

La chiesa di Sant’Angelo è scampata ai rimaneggiamenti ottocenteschi che soventemente venivano apportati agli edifici religiosi senza troppi scrupoli. Con l’invasione napoleonica il convento venne soppresso e rivide i frati francescani solo nel 1922. Durante questo secolo di assenza un certo numero di beni venne sottratto ed alcune sepolture gentilizie rimosse, tuttavia, nonostante tale depauperamento, l’edificio ha conservato la sua veste manierista e barocca.

Sant’Angelo, chiesa barocca

La facciata è divisa in due ordini sovrapposti, separati da un alto cornicione poggiante su colonne con capitelli tuscanici. Nella parte inferiore ci sono tre ingressi di cui sul più alto, quello centrale, è posto un altorilievo con San Michele Arcangelo che sconfigge il diavolo. Lateralmente, all’interno di quattro nicchie, sono poste le statue di Santi Francescani. Nell’ordine superiore, sulla finestra centrale, si trova la statua dell’Immacolata e lungo il cornicione altre statue di Santi.

L’interno della chiesa di Sant’Angelo è a navata unica e a croce latina. Lungo i lati e sul perimetro del transetto sono collocate le diciannove cappelle gentilizie appartenute a famiglie patrizie e corporazioni milanesi che, nel corso del tempo, a partire dal XVI secolo fino alla metà del XX, furono decorate ed arricchite.

Tra le più importanti la Cappella Gallarati dedicata a Santa Caterina d’Alessandria con la copia della pala di Gaudenzio Ferrari il cui originale oggi si trova presso la Pinacoteca di Brera, la Cappella di San Diego di Alcalà, con le decorazioni di Camillo Procaccini e la Cappella Durini con la statua in marmo di Carrara di San Giacomo Apostolo.

Nel presbiterio, infine, si trova uno splendido ciclo di affreschi di Camillo Procaccini dove si può ammirare l’Assunzione di Maria contornata da angeli musicanti.

La chiesa di Sant’Angelo è un tesoro tutto da scoprire. Se passate da queste parti prendetevi del tempo per ammirare con i vostri occhi una parte di storia milanese. Vi piacerà, ne siamo sicuri!

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