venerdì, Aprile 19, 2024

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Fondi pensione: quali le misure per l’adesione dei più giovani?

Sempre più importante, tra i cittadini, la previdenza complementare. Ma qual è il suo stato ad oggi, in Italia? Attingendo alle ultime rilevazioni della Covip, le posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari sono pari a 9,571 milioni, in crescita di 229 mila unità (+2,5 %) rispetto alla fine del 2020.

Le sfide odierne della previdenza complementare

Sono però numerose e complesse le sfide che la previdenza complementare ha oggi davanti. Se infatti si pensa ad un maggiore coinvolgimento da parte delle nuove generazioni, bisogna sottolineare che le probabilità di successo su terreni così complessi dipenderanno in certa misura anche dalla presenza o meno di una volontà politica chiara a sostegno della previdenza complementare. In particolare, per poter realizzare al meglio la missione previdenziale è anche importante per un fondo pensione dotarsi di una struttura organizzativa sempre più efficiente e funzionale, come si legge su questo sito. I rischi legati alla sostenibilità e all’adeguatezza del nostro sistema pensionistico pesano da anni ormai sulle giovani generazioni. Al fine di alleggerire questi lavoratori dall’onere di una spesa previdenziale troppo gravosa e di sostenere le future prestazioni, è urgente ormai adottare anche soluzioni di tipo intergenerazionale.

Come incentivare l’adesione dei giovani?

Servirebbe, infatti, stimolare la partecipazione dei giovani anche con uno specifico beneficio fiscale. Da tempo, infatti, diversi esperti invitano il Governo a fare un investimento sui giovani ad alta potenzialità sociale. Per spingere i ragazzi ad aderire alle forme di previdenza complementare si chiede, in particolare, di “fare un vero e proprio investimento sui giovani“, che per diverse ragioni, dalla precarietà del lavoro alle basse retribuzioni, tendono a non iscriversi alle forme pensionistiche complementari.

La politica è quella di anticipare l’entrata nel fondo pensione prima dell’entrata nel mercato del lavoro, che è un mercato fragile. Quindi, l’idea che il fondo darà ai giovani è quello comunque di provare sempre a inserire contributi all’interno del fondo di previdenza perché maggiori saranno i contributi, maggiore sarà la continuità e maggiore sarà il livello che la previdenza riuscirà a dare alla fine della carriera lavorativa del giovane. Investire sui giovani, inoltre, significa ovviamente mantenere un adeguato livello di performance in termini di rischio/rendimento, aumentare il patrimonio del fondo e, quindi, aumentare il numero degli iscritti.

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