Cosa vide Leonardo al suo arrivo a Milano?

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Quando Leonardo arriva a Milano nel 1482  trova in realtà una città già navigabile, con le sue conche: quella di Viarenna, fuori le mura e presumibilmente quella nei pressi della torre dell’imperatore, in via molino delle armi  dove oggi sbuca via della chiusa.

I navigli già esistevano, ma non erano ancora un sistema completo. Cosa vede Leonardo?

Il naviglio grande, la conca di Viarenna ed un fossato difensivo navigabile, con ovviamente le mura sul lato interno. La Martesana è ancora ferma a Cassina de Pomm. Il genio ne è fin da subito è intrigato tanto da approfondire immediatamente l’argomento, in particolare il naviglio grande a cui dedica studio e considerazioni.

Non estetiche o paesaggistiche come le nostre, ma puramente tecniche e soprattutto economiche. Il naviglio alla città rende eccome, calcola, annota e passa poi allo studio della conca di Viarenna, a lui utile per soddisfare la commissione di Ludovico il Moro.

Utile perchè mentre al castello organizza le feste di corte, studia armi ed il volo, dipinge la Vergine delle Rocce, affresca sale della fortezza e Santa Maria delle Grazie tenendo un occhio alla sua vigna attigua (ancora qualcosa!?), deve occuparsi anche del prolungamento della Martesana fino alla cerchia.

Non progetta ( se ne occupano gli ingegneri Guasconi e Della Valle), ma studia per risolvere un problema fondamentale: l’acqua della Martesana è al limite della navigabilità, a lui tocca la soluzione.

Studia tutto il canale dal principio a Trezzo sull’Adda, (ospite poco lontano dei Conti Melzi), fino a Brera, trovando la soluzione: intervallato da conche, ogni troncone viene concepito come un bacino, il cui livello è gestito dalle conche stesse, opportunamente modificate.

Gli studi sulla pressione gli permettono di aumentare l’efficienza, velocizzando l’attraversamento delle conche, aggiungendo probabilmente degli sportelli alle porte ed un canale laterale indipendente, in cui si regola il passaggio d’acqua e quindi il livello del canale-bacino. A questo canale laterale si aggrapperanno nuovi mulini.

Nel 1496 la Martesana è finalmente arrivata in città con la conca dell’Incoronata e quella di San Marco, così che la cerchia dei navigli è completa. La conca è diventata una diga o meglio, una chiusa, garantendo così la navigazione ed una risposta più efficiente alle piene stagionali.

L’apporto di Leonardo è fondamentale, ma si occupa di un sistema già esistente! Ingrandito e perfezionato sia dagli spagnoli che dagli austriaci,  saremo noi italiani a far danno pagandone le conseguenze ancora oggi.

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