venerdì, Aprile 19, 2024

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Palazzo Dugnani, la mano del Tiepolo

Palazzo Dugnani: eccoci ai giardini Indro Montanelli.

Questa palazzo, o per meglio dire, la fontana proprio di fronte all’ingresso, è uno dei primi ricordi che ho dei giardini. Credo valga per tanti nati e cresciuti a Milano: la foto davanti a questa fontana è stata per molti un must. Certo, da piccoli non avremmo potuto immaginare cosa c’era oltre quella porta.

Fossimo arrivati qui a Milano sul finire del ‘700, ci saremmo trovati di fronte ad uno dei principali centri di gravità della città per cultura, arte e mondanità. Il palazzo nasce nel ‘600 a dire il vero, di proprietà della famiglia Cavalchini, niente di che.

Palazzo Dugnani, la mano del Tiepolo

Vendono ai Casati che nella prima metà del ‘700 costruiscono il palazzo vero e proprio. Lussuosissimo, per decorarlo chiamano il meglio sulla piazza, a cui si devono gli affreschi del Porta ed il salone da ballo, ancora oggi uno dei punti più alti del tesoro d’arte cittadino, la cui volta è affrescata nel 1732 dal Tiepolo.

I Dugnani entrano nella storia del palazzo nel 1753, comprando proprio dai Casati e dando così vita ad una delle dimore più splendenti e vive di Milano, fondando qui l’Accademia dei Fenici. Nel 1835 la proprietà passa ai Vimercati i quali, solo due anni dopo, ne fanno la sede della personale collezione naturalistica. E’ questo il primo embrione del Museo di Scienze Naturali.

Nel 1846 infatti tutto viene ceduto al comune, collezione compresa: Palazzo Dugnani diventa il Civico Museo di Storia Naturale, solo successivamente spostato nell’attuale sede. Splendido era anche il parco del palazzo che nel 1855 viene inglobato nei giardini pubblici.

Sede del Museo del Cinema, oggi ospita mostre di natura scientifica e non solo. E, oltre a queste, finalmente è possibile entrare e gustarsi i tanti capolavori.

Tiepolo ci aspetta, non facciamolo aspettare!

Palazzo Dugnani - foto di Steffen Schmitz
Palazzo Dugnani – foto di Steffen Schmitz

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