San Fedele, un salotto pieno di storia

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Siamo in piazza San Fedele, alle spalle di palazzo Marino, sede del Municipio di Milano. Accolti dal monumento di Alessandro Manzoni, opera di Francesco Barzaghi del 1883, questa piazza nasconde, nei palazzi che la circondano, secoli di storia. Sul lato di via Marino, dove oggi troviamo un banca, fino al 1943 c’era il teatro Manzoni, costruito nel 1872 su quello che prima era palazzo Imbonati del XVI secolo.

Di fronte a palazzo Marino avremmo trovato l’albergo Bella Venezia e poco più avanti la casa professa dei Gesuiti del 1563. La seconda guerra mondiale ci ha privato della maggior parte di queste costruzioni, ma il nostro sguardo si sofferma ugualmente sulla piazza che viene comunque ancora considerato un “salotto”.

San Fedele, un salotto pieno di storia

La chiesa di San Fedele è stata costruita dove già nel XII secolo sorgeva una chiesa con lo stesso nome. Quando, nel 1566 i Gesuiti chiamati da San Carlo Borromeo fissarono qui la loro sede, presentarono un primo progetto di riedificazione che però venne respinto a favore di quello del Pellegrini. Pochi anni dopo, a fianco della chiesa, venne costruito un collegio che fino alla seconda metà del 1700 fu sede della Casa Principale di Lombardia dei Gesuiti.

Nello stesso periodo, tutto il contenuto della vicina chiesa di Santa Maria della Scala, che era stata demolita, fu trasportato qui. Per questo motivo il nome completo  è Santa Maria della Scala in San Fedele. La bellissima cupola è opera di Francesco Maria Richino e, guardando la facciata realizzata nel 1835 seguendo i disegni di Pellegrini, non si può non notare il bassorilievo di Gaetano Matteo Monti, l’Assunta, così come i due ordini di semi colonne corinzie sul lato sinistro.

L’interno, a navata unica, è impreziosito da opere che vanno dal 1500 agli inizi del 1900, molte delle quali, come già accennato, qui portate dalla vicina Santa Maria alla Scala.

Tra le numerose opere da ammirare, la Madonna dei Torriani, affresco del XIII secolo e la Madonna della Scala. Dopo il secondo altare, sulla destra, nel bellissimo archivio ligneo, ricavato da un confessionale, è custodito l’atto di morte di Manzoni.

Uscendo dalla chiesa, lungo il lato sinistro, troviamo via delle case rotte: questo curioso nome ricorda le residenze della famiglia della Torre, distrutte nel 1311. All’angolo con piazza della Scala, fino al 1907 avremmo trovato la chiesa di San Giovanni Decollato, una delle opere più importanti di Richino.

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